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Ci hanno fatto credere due grandi menzogne su Cleopatra. La prima: che fosse una bellezza perfetta, capace di dominare il mondo con il fascino. La seconda: che fosse egiziana. In realtà, Cleopatra non era né una dea di porcellana, né figlia del Nilo. Era greco-macedone, discendente di Alessandro Magno, e non aveva i tratti da regina esotica tanto amati dai pittori del passato. Ma aveva qualcosa di molto più pericoloso: intelligenza feroce, ambizione bruciante, e una voce che poteva piegare imperi. Plutarco disse che non era tanto la sua bellezza ad affascinare, quanto il suo spirito: parlava con tale grazia e intensità da lasciare chiunque incantato. E Cleopatra sapeva. Sapeva contare, sapeva osservare, sapeva quando parlare e — soprattutto — quando tacere. Fu l’unica della sua dinastia a imparare la lingua egiziana, la sola a identificarsi con il popolo che governava. Parlava almeno nove lingue, conosceva astronomia, matematica, filosofia. Negli incontri con i suoi pari — o con i suoi nemici — non abbassava mai lo sguardo. Nemmeno di fronte a Cesare. Nemmeno di fronte a Marco Antonio. Con Cesare ebbe un figlio, Cesarione. Con Antonio, tre figli e un amore che sfidò le leggi della politica. Ma sapeva che il mondo non era pronto per una donna al comando. E quando Roma decise che lei doveva cadere, scelse di non inchinarsi. Dopo la sconfitta, rinchiusa con le sue ancelle, capì che sarebbe diventata un trofeo da esibire. Ottaviano voleva portarla in trionfo a Roma. Ma Cleopatra aveva altri piani. Scelse la morte. Una morte regale. Silenziosa. Dignitosa. Si racconta che usò il veleno nascosto in una forcina, altri parlano di un serpente portato in un cesto di fichi. Ma ciò che conta è che fu lei a decidere. Chiese soltanto di essere sepolta accanto a Marco Antonio. E con la sua morte, si spense non solo l’ultima regina d’Egitto… ma anche l’ultima luce dell’antico Egitto libero. La sua tomba non è mai stata trovata. Forse è giusto così. Perché Cleopatra non appartiene al marmo o alla pietra. Cleopatra appartiene al mistero, alla parola, alla leggenda. E alla certezza che, quando una donna conosce il proprio valore, può cambiare il destino di un impero.
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⚡🇭🇺 Hungary has criminalized assistance to illegal migrants, prohibiting aid, food, and legal support under its new "Stop Soros" law. Orban is taking a stand against globalist migration agendas.
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Un altro medico sarebbe già stato radiato. Burioni no. L'Ordine dei Medici non lo può cacciare perché condivide tutte le sue stesse colpe e responsabilità per le centinaia di miglia di morti COVID e gli svariati morti per i vaccini. L'Ordine dei Medici è solo l'ennesima loggia.
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Loro non hanno magistratura deviata
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SOTTO A CHI TOCCA 🔥📣🫡 AVANTI IL PROSSIMO MALORE IMPROVVISO Non esiste il malore improvviso. C'è sempre un motivo per un malore, solo che non lo vediamo fino al malore stesso. Ma chi muore o viene colpito da tale malore ha qualcosa nel corpo che non sta più andando bene e progredisce silenziosamente, senza farsi vedere fino a che arriva il manifestarsi. Il malore è improvviso solo per chi lo subisce e per chi lo vede da fuori ma il corpo della persona colpita lotta da tempo in silenzio mentre il male progredisce. Quato sia questo tempo non si sa, noi ipotizziamo dai tre ai quattro anni fino ad oggi. SIC SEMPER TYRANNIS TERZO MILLENNIO t.me/terzomillennioanni20
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Muslim Population in European Countries in 2050 🇸🇪 Sweden: 31.2% 🇦🇹 Austria: 20.5% 🇩🇪 Germany: 20.1% 🇧🇪 Belgium: 19.2 % 🇫🇷 France: 19% 🇬🇧 UK: 17.2% 🇳🇴 Norway: 17% 🇩🇰 Denmark: 16% 🇳🇱 The Netherlands: 15.2% 🇫🇮 Finland: 15% 🇮🇹 Italy: 14.1% 🇨🇭 Switzerland: 12.9% 🇬🇷 Greece: 9.7% 🇪🇸 Spain 7.2% 🇨🇿 Czech Republic: 1.2% 🇸🇰 Slovakia: 0.7% 🇵🇱 Poland: 0.2%
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Burioni ha ringraziato i suoi haters perché sostiene che gli abbiano portato un record di sottoscrizioni su Substack. Eppure, se i followers sono pochini (11.000), i sottoscrittori ancora meno: ad oggi, 199 persone. Percentuale da zerovirgolazero, quasi equivalente a quella dei bambini/giovani 0-19 anni deceduti CON covid (anzi, nel 2020 senza vaccini furono molti di meno) che lui voleva a tutti i costi vaccinare. Quando a furia di dare i numeri, questi ti si ritorcono contro... substack.com/@robertoburioni…
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The Canadian government slaughtered 300 perfectly healthy Ostriches after scientists discovered Ostrich eggs have magical antibodies capable of curing an unknown numbers of life ending illnesses. Reports claim it was like watching a real life episode of black mirrors.
This is the number one reason why I believe that Charlie Kirk was assassinated by a professional hit squad.
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Scusate, ma voi la confondete. Quella è già un po’ Alice. Almeno fatele capire che i due precedenti sindaci, Bill de Blasio ed Eric Leroy Adams, erano Democratici progressisti, cioè suoi simili. Lei invece sembra convinta che prima ci fosse un sindaco fascista. Porella che pena.
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What was once food is now a formula. What was once nourishment is now a science experiment.
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Ennesimo abominio di un Governo vergognoso. Questi sepolcri imbiancati hanno il coraggio di assegnare un prestigioso incarico alla criminale virostar che si è resa protagonista di infamie e denigrazioni contro i novax. 👇
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DANIELE CAPEZZONE "Il problema è quello che evoca il sottosegretario Mantovano: ma che votiamo a fare se la magistratura ferma i programmi del governo sull'immigrazione, il ponte, la riforma sulla giustizia" "E se hai tutte le sere dei magistrati che parlano in tv come fossero dei politici tu li avverti come soggetti politici e perdono ogni neutralità agli occhi dei cittadini" @Capezzone #FarWest @salvosottile
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🗽 Lo sapevi? Il volto della Statua della Libertà è ispirato a Isabella Eugenie Boyer, una delle donne più affascinanti d’Europa nel XIX secolo. Vedova di Isaac Merritt Singer, l’inventore miliardario della macchina da cucire Singer, Isabella conquistò non solo l’élite parigina ma anche l’artista Frédéric Bartholdi, lo scultore della celebre statua. Fu proprio il suo volto, elegante e fiero, a diventare il modello per la maestosa figura che oggi accoglie milioni di visitatori nel porto di New York. Il progetto, compresa la testa, venne completato a Parigi e solo in seguito spedito negli Stati Uniti — come testimonia la storica fotografia del 17 giugno 1885, quando la statua arrivò via nave a New York. Un capolavoro nato dall’arte, dalla bellezza e dal genio di due mondi.
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Ma il politico italiano Carlo Calenda, come del resto alcuni altri suoi malcapitati colleghi, davvero comprende cosa significhi il simbolo che si è fatto tatuare sul braccio? In Russia, a tal proposito, si usa dire "son tutti frutti dello stesso campo”. 🔗 facebook.com/share/1Eq9isAZx…
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Europe needs to deport 60 million immigrants to survive* There, fixed it for you.
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Let it sink in for a sec… 🧠💭
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I castroprotettori (cit. dottor Prinzi) sono un farmaco meraviglioso: li prescrivono a tutti, peggiorano il reflusso mascherandone solo i sintomi, ed hanno terribili effetti collaterali. Ora viene fuori, da uno studio australiano, che peggiorino anche la sopravvivenza in caso di tumore al seno. Chi orende inibitori della pompa protonica (PPI) ha una sopravvivenza complessiva più bassa in caso di cancro al seno, e un rischio del 36% più alto di effetti collaterali gravi da chemioterapia. Ricerca: Modi ND, Abuhelwa AY, Kuderer NM, Li LX, Lyman GH, Koczwara B, Kichenadasse G, Selth LA, Rickard C, Haseloff M, Vitry A, Woodman R, Logan JM, Ng HS, Wiese MD, McKinnon RA, Rowland A, Sorich MJ, Hopkins AM. Associations of Commonly Used Concomitant Medications With Survival and Adverse Event Outcomes in Breast Cancer. Cancer Med. 2025 Nov;14(21):e71320. doi: 10.1002/cam4.71320. PMID: 41163361; PMCID: PMC12571984.
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Nel 1745, a Como, nacque un bambino che non parlava. Passavano i mesi, poi gli anni, e il silenzio restava. A quattro anni, i genitori temevano il peggio: forse non avrebbe mai imparato, forse non era “normale”, forse quel figlio era destinato a restare ai margini del mondo. Ma quel silenzio non era vuoto. Dentro di lui si stava formando una mente capace di vedere dove gli altri non guardavano. Quel bambino si chiamava Alessandro Volta. Non amava le parole. Amava osservare. Le foglie che cadevano, le scintille del fuoco, il suono del temporale. Tutto, per lui, era una domanda. E ogni domanda meritava una risposta. Da adolescente decise che avrebbe dedicato la vita alla scienza. Molti lo deridevano. Dicevano che fosse lento, distratto, inadatto. Ma quella lentezza era la sua forza. Era il tempo necessario per capire davvero. Nel 1775 costruì un piccolo oggetto, semplice all’apparenza: una lastra, una leva, una scintilla. Lo chiamò elettroforo perpetuo. Era in grado di accumulare elettricità — una scoperta tanto minuta quanto rivoluzionaria. Aveva appena aperto una porta destinata a cambiare il mondo. Gli anni seguenti furono un susseguirsi di esperimenti, di prove e di errori. Poi arrivò la disputa che lo avrebbe reso immortale. Il suo collega Luigi Galvani sosteneva che i muscoli delle rane si muovessero grazie a una misteriosa “forza animale”. Volta non ci credeva: per lui non era magia, ma elettricità pura. E decise di dimostrarlo. Nel 1799, con la calma di chi sa di essere vicino alla verità, impilò dischi di rame e zinco, separati da panni imbevuti d’acqua salata. Nacque così la pila — il primo generatore di corrente continua della storia. Un oggetto umile, fatto di metallo e panni bagnati. Eppure, da quella semplicità nacque una rivoluzione. Per la prima volta l’uomo poteva creare elettricità stabile, prevedibile, utilizzabile. Non più fulmini, non più scariche casuali: energia sotto controllo. La notizia attraversò l’Europa. Napoleone Bonaparte lo convocò a Parigi, volle vederlo all’opera, lo colmò di onori e medaglie. Ma Volta rimase quello di sempre: un uomo di laboratorio, più a suo agio tra strumenti e appunti che nei salotti dell’impero. Da quella pila sarebbero nati il telegrafo, la lampadina, il telefono, i computer, i satelliti. Ogni luce accesa nel mondo moderno porta un frammento della sua invenzione. Quando morì, nel 1827, il mondo intero lo pianse. Ma il suo nome restò vivo in ogni lampadina, in ogni motore, in ogni batteria. Volt — l’unità di misura dell’energia che illumina la vita. Dietro quel nome, c’è la storia di un bambino che non parlava, di un ragazzo lento, di un uomo che seppe ascoltare il silenzio della natura e trasformarlo in luce. Perché la genialità, spesso, non grida. Si accende.