Quando Matteo Salvini baciava il Rosario, l’Italia si indignava. “Integralista, fanatico, fascista!” gridavano i salotti, i giornaloni, gli pseudo-intellettuali.
Ora, la nuova ministra dell’Interno inglese, Shabana Mahmood, giura sul Corano e improvvisamente va tutto bene. È “integrazione”. È “diversità”. È “ricchezza culturale”.
Il Rosario, invece, è “minaccia”, è “oscurantismo”, è “pericolo”.
Capite il paradosso?
Il simbolo della nostra fede offende, quello di un’altra religione rassicura.
Non è libertà di culto. È sottomissione culturale.
Perché l’Occidente si inginocchia davanti a chi vuole colonizzarlo?
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