In 1984 I was happy that I wasn’t living in “1984”. Now I realize it was just 40 years late. Слава Україні. 🇺🇦 Путін Хуйло.

Here, there, everywhere
Joined July 2011
Questa cosa è di una gravità inaudita. Se penso che @Antonio_Tajani si è adoperato per tutelare gli interessi delle aziende italiane che operano in Russia mi vengono ancora i brividi. @GuidoCrosetto e @GiorgiaMeloni vogliamo far qualcosa per stroncare questi traffici?
Nota per la Difesa Camozzi, e la filiera italiana che sostiene l’industria bellica russa Di @maxcoccia linkiesta.it/2025/10/camozzi… via @Linkiesta
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Abbiate pazienza. Se si vieta un raduno di jihadisti o di pedofili non vi mettete a piangere per la censura, no? Ecco. Con i filorussi è uguale.
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È passato molto tempo, ma finalmente ci siamo, dopo mesi di ricerche è ora di presentare il nostro dossier sulla propaganda russa nei libri di scuola italiani. Amici, vi invito tutti a Modena, il 29 Novembre, dalle 10 alle 13 a Palazzo Europa. 🙏💙
Oggi sfogliamo insieme alcuni libri di scuola italiani, ma dall'amaro retrogusto di propaganda russa. Geografia rivisitata, Storia riscritta, e un'Ucraina che anche sui più utilizzati libri scolastici soffre sotto il peso della disinformazione. 1/15 🧵
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Dai regà, Elly Schlein è un "dead man walking", lo sanno tutti, anche quelli che devono leccarle il culo per qualche posto in lista. Prima si esce dall'equivoco, prima si degrullizza il PD ed il centro-sinistra, prima si può cominciare a costruire un'alternativa seria.
Gentiloni gela Schlein: "Alternativa credibile a Meloni? Se pensiamo che ci sia già, good luck" lastampa.it/politica/2025/11…
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All’inizio degli anni 30 del secolo scorso in UK c’erano organizzazioni fasciste che appoggiavano la Germania. Nel 1936 con il Public Order Act vennero limitate, e nel 1940 i capi fascisti finirono in prigione. Ora siamo come nel 1936, è l’ora di un Public Order Act europeo.
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Russia is abducting Ukrainian children, changing their identities, and placing them with Russian families under the guise of “adoption.” 🧵 1/16 ⬇️
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"Behind its misleading name, International Reporters is actually a new website serving Moscow’s interests. Funded by the Kremlin’s propaganda networks, it uses foreign propagandists — often based in Russia — to reach an international audience." #RSF
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Momento buonumore 🤣🤣 Qui è quando un parecchio confuso Angelo D'Orsi raccontava a noi ignoranti, che Stefan Bandera era stato fatto Santo dalla Chiesa Ortodossa Ucraina 🙏 (e senza nemmeno essere ortodosso 🤣)
Ho chiesto a #claude di fare una ricerca su internet sul sito #InternationalReporters e ha trovato chiari riferimenti al Cremlino. Maggiori informazioni sul sito di Reporters Sans Frontieres: rsf.org/en/international-rep… #RussianPropaganda
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Caro ⁦@marcotravaglio⁩ tu fai pure il tuo lavoro di propagandista dell’assassino #Putin ma non aspettarti silenzio da parte nostra. E quando vuoi rifare un bel confronto su Ucraina sono qui.
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Marco Travaglio oggi firma l’ennesimo editoriale costruito per ribaltare la realtà. Paragona la decisione di annullare la conferenza al Polo del ’900 di Torino - un evento di propaganda putiniana - a un atto di censura “da regime”, insinuando che chi si oppone alla propaganda russa agisca “come in Russia”. È una narrazione rovesciata: chi difende la libertà e la democrazia viene accusato di censura, mentre chi diffonde la propaganda del Cremlino viene spacciato per vittima. Per chiarezza, l’evento annullato prevedeva la presentazione del libro di Vincenzo Lorusso, reporter di una fantomatica agenzia di stampa finanziata con i fondi del Cremlino. Un’opera intitolata “De Russophobia”, con prefazione di quella nobildonna di Maria Zakharova, portavoce di Lavrov, oggi sanzionata dall’Unione Europea. Spostare il focus, come si sta facendo in queste ore, sulla presunta “censura” nei confronti del professor Angelo D’Orsi è a sua volta una manovra di propaganda. D’Orsi, infatti, il prossimo 17 novembre presenterà un altro volume sempre al Polo del ’900, e continua a promuovere i propri libri in tutta Italia, in spazi pubblici e privati, senza alcuna limitazione. Va e viene regolarmente dalla Russia, come testimoniano i suoi stessi reportage. Ma possiamo davvero aspettarci qualcosa di diverso da Marco Travaglio, visto che sul suo giornale trovano spazio figure come Eliseo Bertolasi, insignito personalmente da Vladimir Putin dell’Ordine dell’Amicizia per “il contributo dato alla diffusione della verità sulla Russia nel mondo”? E dunque no: non possiamo accettare lezioni di libertà e democrazia da chi ospita, difende e amplifica la disinformazione russa. Difendere, simbolicamente e concretamente, i luoghi istituzionali e culturali del nostro Paese dalla peste della propaganda putiniana significa proteggere il perimetro stesso della nostra libertà e della nostra democrazia. Perché oggi, tra minacce ibride, sabotaggi e droni sul territorio europeo, il vero pericolo per il nostro futuro non è chi smaschera la propaganda, ma chi la giustifica. @CarloCalenda @twitorino
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Le notti bianche dell’Ucraina trascorrono così dentro scie di morte e di terrore mentre piccoli propagandisti, grandi accademici e altri giannizzeri putiniani pretendono di spiegarci cosa sono la libertà e la democrazia. Vergognatevi. #Ukraine
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Replying to @Arturo_Parisi
L'aggressione continua perché in Occidente lo consentiamo. E in Occidente lo consentiamo perché le società occidentali sono state avvelenate dalla propaganda russa (che è propaganda antioccidentale). Fermare la guerra ibrida russa deve essere in cima alle nostre priorità
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Per la Russia si mette sempre peggio. Bisogna cominciare a pensare seriamente a come affondare il colpo: sia per cacciare i russi dall'Ucraina, sia per eliminare le cancerogene influenze russe nei nostri Paesi. I russi sono sempre più deboli: approfittiamone
🇸🇦L'ARABIA SAUDITA HA ANNUNCIATO SCONTI SUL PETROLIO PER 🇮🇳INDIA E 🇨🇳CINA IN SOSTITUZIONE DEI BARILI 🇷🇺RUSSI. 1/8
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Denazifichiamo la Russia. E denazifichiamo le nostre società dai filorussi.
Commander of the Russian DSHRG "Rusich". There are plenty of fascists in Russia.
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In Italia manca un pezzo di storia. La percezione della Russia era "balletto, cultura, storia" e per questo molti non capivano perchè l'Ucraina lottasse. Ma vivere sotto i russi significa torture, sparizioni, stupri, negazione dell'identità, campi di filtrazione e fosse comuni.
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Pace per l'Ucraina NON significa resa, Pace per l'Ucraina NON significa occupazione. Questo il sunto del mio discorso fatto alla fine della "Maratona per la Pace" a Bologna, un evento organizzato da @Cisl_ER. Chi mi conosce sa che raramente partecipo a questo genere di eventi, per ovvi motivi, ma credo sia ora di riprenderci questa parola che è anche nostra, che ci è stata rubata in questi anni e strumentalizzata in ogni modo possibile. Perché nessuno più degli Ucraini desidera la pace, una pace giusta, una pace che si difende. Molte le testimonianze, Venezuela, Birmania, Mozambico, tutte sparse per il mondo ma con un filo conduttore che alla fine porta sempre al Cremlino. La Russia vuole costruire per noi un mondo dove vige la legge del più forte, e noi non possiamo lasciare che accada.
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Caro Marco, in questi quasi 4 anni di guerra, come anche nel tuo editoriale di oggi, non hai mai smesso neanche per una volta di raccontarci l’avanzata russa metro per metro, chilometro per chilometro, casa per casa, ripetendo ogni volta l’inevitabilità di una sconfitta in una guerra che secondo te non sarebbe nemmeno mai scoppiata (“fake news”). Dalle colonne del tuo giornale e dalle trasmissioni compiacenti che ospitano la quotidiana opera di propaganda ci hai raccontato come le sanzioni non avessero alcuna speranza di funzionare, mentre i dati economici russi peggioravano a vista d’occhio e l’Europa si liberava con grande velocità dalla dipendenza dal gas russo. Non manchi mai di ricordare anche le responsabilità occidentali nel fallimento degli accordi di Istanbul del 2022, citando articoli che evidentemente non hai mai letto ed interviste che non hai ascoltato, perché sostengono l’esatto contrario di ciò che scrivi. E racconti a giorni alterni del “colpo di stato di Maidan”, definizione utilizzata solo da te e da un manipolo di dittatori assassini amici di quello del quale tu ti preoccupi di edulcorare i crimini. Senza contare che sarebbe l’unico colpo di stato della storia in cui chi secondo te avrebbe usurpato il potere non lo avrebbe fatto per tenerselo, ma per portare il paese a libere elezioni.  E potrei continuare con la scemenza della guerra per procura, così tanto voluta dall’Occidente, che USA e Gran Bretagna si erano offerte di esfiltrare Zelensky e ci hanno messo mesi per armarlo e anni per autorizzarlo a colpire in territorio russo. Ma anche l’allargamento della NATO, che nega senza vergogna all’Ucraina il diritto di scelta, e ancora le fantasiose stragi del Donbas, i nazisti ucraini e tutta l’antologia delle menzogne patologicamente sfornate dal regime fascista e mafioso di Mosca, che tu hai diligentemente ripetuto, arricchito ed argomentato, senza mai riuscire a dimostrare una sola riga di ciò che scrivevi. Nel tuo “sappiamo tutti come andrà a finire” di oggi c’è però qualcosa che travalica la tua ignobile ed incrollabile richiesta di resa dell’aggredito al suo aggressore, ed anche la consapevolezza che l’obiettivo di Putin è la cancellazione totale del paese del quale in ogni lingua da quasi vent’anni, nega il diritto all’esistenza. C’è il fermo e convinto sostegno all’idea che nel mondo debba prevalere la legge del più forte, che chi difende libertà, democrazia e il diritto dei popoli all’autodeterminarsi sia colpevole di non volere la “pace”, che a tuo avviso non serve che sia giusta. Il tuo sorrisetto beffardo si allarga cadavere dopo cadavere nella quotidiana carneficina di Pokrovsk e quasi non stai più nella pelle al pensiero che quel bastione di difesa ucraino crolli per mano di un paese invasore, criminale. Perché anche tu come Putin, hai bisogno di quella sconfitta perché il tuo schema Ponzi della menzogna continui a funzionare e tu possa continuare a camuffare i plateali fallimenti russi (ulteriore allargamento della NATO, conquista del solo 1% del territorio ucraino negli ultimi tre anni a fronte di oltre un milione di morti, economia in rovina, solo per citarne alcuni) e i tuoi con l’ennesima vittoria di Pirro. Leggo a questo proposito che sei già pronto a deridere chi minimizzerà l’eventuale caduta di Pokrovsk - che, per dirla tutta, tu davi per spacciata millemila giorni fa, inventando da subito accerchiamenti e straordinarie avanzate. Ma poi ti preoccupi di scrivere che Putin secondo te non ha fallito nel tentativo di prendersi tutto il paese, perché lui secondo te l’Ucraina non l’ha mai voluta conquistare. Magari speri che che nessuno si ricordi della “guerra dei tre giorni”, dei 60 km di carri armati fuori Kyiv, dell’appello ai militari ucraini perché tradissero il presidente o delle intercettazioni degli ufficiali russi che si erano già scelti la casa con vista sul Dnipro. Dicci un po’, tu che non minimizzi affatto, com’è la storia della volpe e l’uva?
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Replying to @CarloCalenda
Sempre pronta @CarloCalenda a lottare contro la disinformazione e la propaganda putiniana
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Eccone un altro. ⁦@pinapic⁩ mettiamoci in moto
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Gaetano Pedullá capogruppo all'Europarlamento del M5s ieri ha dato la soluzione per la pace in Ucraina: 1 basta armi all'Ucraina 2 basta sanzioni alla Russia 3 acquistare il gas russo Confesso di essere all'oscuro di eventuali reazioni nel campolargo. Mia reazione? VAFFANCULO