Comunicazione da leggere con attenzione e far girare in particolare tra gli
#avvocati: è importante saper riconoscere il
#phishing che sta colpendo gli
#studilegali italiani (e non solo) che porta a potenziali
#databreach a catena.
In questi giorni arrivano mail da colleghi (ma anche clienti o collaboratori) che citano un documento di "Pagamento
#fattura" non allegato ma condiviso tramite
#OneNote, come mostrato nelle immagini allegate al post.
Per scaricare il file chiedono d'inserire su un finto sito Microsoft username e password di posta (Office365, Outlook, Rackspace,
@Arubait,
#PEC o anche qualunque altra) ma ovviamente una volta loggati invece di mostrare la fattura:
1) gli attaccanti entrano nell'account di posta dello Studio;
2) se hanno tempo e voglia scaricano i messaggi e gli allegati;
3) scaricano la rubrica e inviano a tutti i contatti la stessa mail ricevuta sperando che anche loro si facciano trarre in inganno..
Le email che arrivano sono originali e autentiche, inviate dal vero account del collega avvocato, non sono
#spoofing e tendono a passare i controlli antispam, quindi l'unica prevenzione è non inserire la password al link con il documento condiviso. Se cliccate su link e andate avanti senza inserire credenziali non succede nulla.
Se avete già inserito user/password, gli attaccanti stanno potenzialmente scaricandosi i vostri messaggi, la rubrica e inviando ai vostri contatti lo stesso messaggio: cambiate subito password, loggatevi sulla webmail per chiudere eventuali altre sessioni aperte, attivate
#2FA se già non lo avete, valutate se informare i contatti di non aprire link da voi ricevuti, se volete capire cosa hanno fatto gli attaccanti nel vostro account scaricate/chiedete i file di
#log del provider.
Se avete ricevuto mail simili a quelle allegate al post quindi cancellatele anche se provengono da colleghi oppure se avete voglia inviatemi il file
#EML che ne sto collezionando diversi per analizzare come il phishing sta diffondendosi tra i professionisti e quali tecniche utilizzano gli attaccanti per rendere credibile il phishing.