Il punto è che ogni era ha le sue sfide, le sue ansie e le sue angosce. Ma siamo passati dalla guerra mondiale agli 60 e poi 80 e 90. Oggi la qualità della vita non è nemmeno confrontabile con quella di allora. Senza memoria del passato non si può giudicare il presente.
A proposito di stress. Avete presente cosa vuol dire fare liceo e università ai tempi delle brigate rosse, degli anni di piombo, la strage di Bologna, le uccisioni fuori dalle università, la crisi petrolifera e le targhe alterne, gli esami annuali e gli studenti del movimento studentesco che entrano per dirti che hanno appena rapito Aldo Moro? E mamma e papà con la quinta elementare lavoravano 10-12 ore al giorno e di certo non venivano a controllare cosa facessi a scuola e come gestivo il mio tempo tra studio, pallacanestro, attività pastorali in oratorio, musica e le altre cento cose che facevamo. Senza internet. E come me tutti miei compagni di allora.
Non le capisco certe affermazioni di questi giorni.