Inutile che il Governo italiano continui a escogitare pretesti per giustificare la liberazione di Almasri.
Il 17 ottobre scorso, la Camera Preliminare I della Corte Penale Internazionale ha già accertato formalmente il mancato rispetto da parte dell’Italia dei propri obblighi in materia di cooperazione giudiziaria con la Corte stessa.
Circa l'argomento della richiesta di estradizione avanzata dalla Libia - richiamato da Governo in questi giorni, dopo l'arresto di Almasri da parte delle autorità libiche - la Corte ha rilevato che l’Italia non ha mai notificato l’esistenza di tale richiesta e che questa presunta estradizione è stata menzionata dal Governo per la prima volta solo il 7 maggio 2025, molti mesi dopo i fatti. Peraltro, ha affermato la Corte, il Governo non ha estradato Almasri, ma lo ha rimpatriato come uomo libero.
Pertanto, conclude la Corte, l’argomento della richiesta di estradizione è del tutto inconsistente.
Quindi, di cosa parlano Piantedosi&Co, se la Corte ha già accertato che tutte le motivazioni addotte dall'Italia (non solo l'estradizione), sono emerite sciocchezze?