In uno dei suoi ultimi post pubblicati prima delle elezioni, e forse quello simbolicamente più importante, Zohran Mamdani ha dedicato un omaggio commosso a Vito Marcantonio. Figlio di immigrati lucani, Marcantonio era un deputato di East Harlem e, insieme a Carlo Tresca, uno dei due esponenti più celebri del radicalismo di sinistra italoamericano del primo Novecento. Comunista dichiarato, entrò in Congresso sotto le insegne del Partito laburista statunitense, oggi defunto.
Una figura a lungo relegata nelle nicchie accademiche, e ai tempi in cui lavoravo a New York (parliamo di dieci anni fa) giaceva nelle catacombe polverose e nei dibattiti con quattro partecipanti, incluso lo speaker, di qualche libreria indipendente di Brooklyn.
Del resto il ruolo degli italoamericani nel radicalismo di sinistra è stato trascurato negli studi accademici fino agli anni Settanta: una omissione che deriva, tra le altre cose, dal pregiudizio dell’“amoral familism”, secondo cui i meridionali sarebbero incapaci di azione collettiva.
Qui due bei saggi che mi è capitato di comprare in una di quelle librerie, quando facevo il giornalista negli uffici Wall Street, ma vivevo proprio a East harlem:
UNTIL IT’S DONE, Ep. 5: Vito Marcantonio
There are many who dismiss our vision for New York as impossible. To them, I say we need look only to our past for proof of how we can shape the future.
Tomorrow is Election Day. And this is the final Until It's Done of our campaign.